Il Centro Culturale Alessandro Manzoni in collaborazione con il Circolo Cinematografico Bresso, con il patrocinio del Comune di Bresso, celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia riflettendo sulla Grande Guerra, che realizzò il completamento dell’Unità d’Italia con una mostra, un libro, un film. LA MOSTRA La mostra presenta in anteprima mondiale una raccolta di dipinti, incisioni e disegni dalla collezione ArteGrandeGuerra (www.artegrandeguerra.net) realizzati da artisti soldato nel corso della Prima Guerra Mondiale. L’inaugurazione della mostra “1914 – 1918: l’arte dispersa” è fissata per sabato 14 maggio alle ore 17 presso il Centro Culturale Alessandro Manzoni in via Roma, 16 – Bresso (MI). Un tenace lavoro di recupero ha permesso alla associazione ArteGrandeGuerra di riunire circa trecento opere, sopravvissute alla distruzione e alla dispersione, spesso per caso. Sono immagini potenti e prive di retorica, realizzate da artisti-soldato su tutti i fronti, che riprendono la quotidianità della guerra dal punto di vista personale dei militari. Le immagini esprimono una gamma variegata di esperienze e di situazioni della vita ordinaria del combattente: attese, emozioni, difficoltà, disagi, paure, tragedie. Anselmo Bucci, Henry De Groux, André Devambez, Georges Victor Hugo, Leopold Poiré, Théophile-Alexandre Steinlen e molti altri artisti raccontano la Grande Guerra in presa diretta. Queste opere straordinarie sono accompagnate dalle riflessioni di una guida d’eccezione: un pittore-soldato, caduto a Caporetto nel novembre 1916, Walter Giorelli. La sua vicenda è raccontata nel testo “Il sorriso dell’obice” di Dario Malini, recentemente pubblicato da Mursia e presentato in prima assoluta in occasione di questo evento. «La mostra», spiega la curatrice Carol Morganti, « espone 70 opere originali; è l’occasione per conoscere una produzione ancora in gran parte ignorata dalla critica. La raffigurazione della Grande Guerra, evento avvertito da molti come eminentemente visivo, determinò frequentemente l’adozione di soluzioni la cui pregnanza e novità artistica non è stata ancora adeguatamente indagata. La
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